Lettera aperta a

Santità Benedetto XVI, PAPA

On.le R. Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri

On.le M. D''Alema, V. Presidente e Ministro degli Affari Esteri

Gent.mi,

faccio seguito alla notizia del grande sforzo per organizzare il Summit della prossima settimana per il Libano e Medio Oriente.

E' una grande iniziativa che deve vederc protagonisti la Chiesa Cattolica e l'Italia.

Per questo rilancio lo slogan che già feci qualche tempo fa, durante la campagna elettorale dell'ULIVO :

" l'ITALIA ADOTTI 20 PAESI POVERI e l'EUROPA FACCIA ALTRETTANTO"

In questa ottica io penso seriamente che l'Italia debba dichiarare di voler Adottare la Palestina, fornendo una forza di PACE per aiutarla nel Processo di Sviluppo Democratico ed Economico, inserendola nell'Orbita Europea, e nel medesimo tempo garantendo Israele da attentati, aiutando Israele nella difficile scelta di liberare i Territori occupati, per favorire l'Osmosi della Convivenza, unica e necessaria via per la Pacificazione del Medio Oriente, tramite lo sviluppo economico ed il dialogo.

Allo stesso modo l'Europa dovrebbe adottare il Libano, fornendo una Forza di interposizione di Pace, per Garantire sempre Israele.

Israele sarebbe nel contempo ricompensata con rapporti e scambi più stretti con la comunità Europea e l'ITALIA.

Mi pare logico che al Summit partecipi Sua Santità, Pontefice Benedetto XVI, che tanto sta facendo per la Pace nel mondo come già fece il suo predecessore, ed eventualmente anche il Rabbino di Roma, Israele, e gli esponenti delle religioni Islamiche che vogliono dialogare per la PACE.

Al Summit va invitato anche l'IRAN e la SIRIA per coinvolgerli nel processo di Pacificazione dell'Area, oltre chiaramente i PAESI Arabi, l'Egitto e la Libia, e soprattutto la Russia, attore di grande peso politico dell'area Medio-Orientale (con il quale il Presidente Prodi ha recentemente ristabilito grandi rapporti politici e commerciali) .

E' notevole il peso che può aver la Chiesa Cattolica per la PACE, come pure l'Italia nel dialogo fra Palestinesi ed Israeliani, con l'Iran ed anche con la Siria.

L'eventuale risultato di far cessare le ostilità con l'intervento diretto dell'Italia e dell'Europa nell'Area, potrebbe avere un risvolto positivo anche per il conflitto in Irak, quello medesimo che si sarebbe ottenuto se non fosse stata fatta la guerra, ma si fosse lavorato per la Pacificazione fra Israeliani e Palestinesi subito dopo la guerra in Afganistan, quando sembrava che il terrorismo ed Alkaida fossero moribondi.

E' una grandissima occasione !

Vi ringrazio

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Via Alessandro Fighera 35

74015 Martina Franca (TA)